martedì 17 novembre 2009

Un cuore di carne

Vi darò
un cuore nuovo,
metterò
dentro di voi
uno spirito nuovo,
toglierò da voi
il cuore di pietra
e
vi darò
un cuore di carne.



Ezechiele 36,26

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Spesso chiudiamo il cuore per paura.
Il cuore diventa una pietra, lo asciughiamo dall'acqua delle parole, dall'acqua dell'amore, per paura di essere nuovamente feriti.
Ma un cuore secco e inaridito, come ogni tessuto vitale, senz'acqua si sgretola.
Un cuore nuovo ha tutte le cellule cariche di vita.
Un cuore nuovo accoglie, perdona, apre la porta per fare entrare la luce.
Facciamo pulsare il cuore.
Lasciamo che riprenda la sua dimensione umana.
Sembra scontato... ma per quanto tempo a volte non lo sentiamo neanche battere davvero?

Amina ha detto...

...e quante volte invece il nostro cuore batte davvero nonostante le continue docce ghiacciate a cui viene sottoposto?
Grazie del tuo intervento Anonimo... le parole hanno il dono di arrivare dove ce n'è bisogno

Anonimo ha detto...

Tu sei una donnina che combatte e sa resistere alle docce gelate... Disegnamo un bel sorriso sul viso... appoggiamo una mano sul cuore per incoraggiarlo a parlare e ad amare. E magari... alziamo gli occhi al cielo mentre lo facciamo...
Buona giornata soldatino... :-)

Amina ha detto...

...non sono un soldatino, il soldato va in guerra... io sono solo un essere umano che vive per amare

Anonimo ha detto...

:-)

Anonimo ha detto...

La tua però Amina è una risposta da soldato...

Amina ha detto...

...forse è il mio cuore che parla da soldato ferito...

Anonimo ha detto...

Mi posso permettere di dire la mia?
Secondo me il soldato non è solo quello che va in guerra, anche perché qui non c'è nessuna guerra da combattere, almeno non nella nostra Terra, nel nostro Paese - non intendo quello geografico, naturalmente - se si ha la pace nel cuore: il soldato di cui sopra è uno che fa il suo dovere, uno che difende ciò in cui crede... uno che resta fedele al proprio cuore.
Dopo aver ricevuto il Sacramento della Confermazione - o Cresima che dir si voglia - siamo chiamati tutti ad essere i soldati di Cristo...
Cara Amina, in quell'esercito io voglio proprio starci... anche perché so con certezza che non ucciderò mai nessuno ma difenderò soltanto il Bene se qualcuno vorrà fare il male, alzando uno scudo dolcissimo che è l'amore... o almeno questo è il mio impegno.
A proposito di scudi dolcissimi e efficacissimi... e a proposito di ferite... quelle purtroppo sono inevitabili quando si difende la propria verità.
L'amore é sempre la medicina migliore.
Intendo il NOSTRO amore, non quello che riceviamo, ma quello che diamo.
Tutti siamo stati feriti. Ma non tutti reagiamo allo stesso modo.
Guardiamo chi ci ha ferito con occhi diversi.
Magari non voleva.
Magari non se n'è neanche accorto. Magari non ci siamo capiti ed è ferito quanto noi, magari di più. Magari qualcuno si è messo in mezzo e ha peggiorato le cose.
... Oppure no, lo voleva, l'ha fatto apposta... ma come facciamo a saperlo?
Magari "doveva" ferirci, perché senza quella ferita non saremmo mai cresciuti. La ferita diventa strumento preziosissimo.
Ecco, qui arriva il lavoro più difficile per noi:
accettare,
capire,
ringraziare...
Lo so che non è facile, ma ci siamo presi un impegno... proviamo almeno a portarlo a termine...
Buon Natale Amina...

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Italia, Italia, Italy
A volte sento nel cuore una felicità inspiegabile: non ne ravvedo il motivo scatenante, zampillo gioia come una fontana che guarda al cielo. Io ho un SOGNO, che è più di niente.