Una lunga distesa
Sfogliano quotidiani, sgambettano su tastiere touch, si infilano tra i capelli o accarezzano il mento fresco di dopobarba.
Come improbabili lucciole in una giornata di sole, le fedi al dito disegnano nell'aria balletti scomposti, fatti di piroettes e inchini, rincorse e nascondini.
Lucide e divertite, compongono una danza senza musica, foriera di riflessioni che Quassù, tra le nuvole, scivolano ondeggiando tra presente e futuro.
Ed ecco che il maestro d'orchestra fa la sua comparsa.
Non si concede ai nostri sguardi, ma la sua presenza ci rassicura:
il comandante annuncia l'approssimarsi dell'atterraggio.
Chiudo il tavolino, gli occhi.
Terra!
Amina
6 commenti:
Le tue parole lasciano un'aura leggera e incisiva come in un quadro di Kandinsky..
Sembra il racconto di un sogno...
decisamente poetico e profondo, bisognerebbe rimanere in contemplazione a lungo per capire a fondo.
Grazie di questo bel regalo
Paolo
Hai il dono di capire la vita ed i suoi piccoli segreti, di saperli raccontare in un modo così intenso che non si può non rimanerne affascinati e coinvolti .
profondità eterea !
mani che danzano leggere seguendo un ritmo misterioso, lo stesso delle parole che si inseguono nella lettura.
dovessi pensare ad una colonna sonora non potrebbe che essere questa
http://www.youtube.com/watch?v=CL9j-9g80GI
Eteree, soffici, come nuvole, le tue parole arrivano nella loro svariata gamma. Posadosi, si colorano sulle note del tuo sensibile pentagramma. Pino Lecce
"A volte le canzoni nascono da sole; vengono fuori già con le parole"
Osservo la tua "penna" correre leggiadra tra le pagine del tuo blog e penso; non credo espressione potrebbe essere più azzeccata delle parole di Vasco Rossi per descrivere il tuo scrivere, cara Carlottella.
Scrivi, scrivi, scrivi. Noi siamo felici, ed onorati, di leggerti.
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