Milano in questi giorni sa essere sorprendente, a tratti perfino devastante.
Svuotata della massa di bipedi e quattroruote che la popolano, svela angoli, piazze, anfratti che la fretta e la folla fanno trascurare.
Ci si incanta nel silenzio di una città dove non sentire rumori è quasi impossibile in altri momenti dell'anno.
Questa magia però vira presto in una zona buia da dove emergono pensieri e paure che fino a qualche giorno fa confondevo nel traffico della vita degli altri, di tutti quelli che mi passavano accanto, mi sfioravano con lo sguardo mentre attraversavano la strada o facevo la fila in posta.
E così mi ritrovo seduta per terra, a mangiare yogurt e a scrivere messaggi agli amici per dire quanto sia spettacolare Milano oggi.
Di me però non parlo, perché a me tutto questo silenzio, questa immobilità, queste assenze mettono solo una profonda angoscia.
Un sentimento di scontento che non appartiene a nessun altro che a me, che oggi non riesco nemmeno a entrare in una Chiesa e pregare.
Oggi è una brutta giornata, ecco.
Do la colpa alla stanchezza di un anno pesante, ma la vera verità è un'altra.
E la mia storia, oggi, finisce qua.
Amina
Amina
2 commenti:
Un piccolo raggio di sole da una Roma deserta quanto la tua Milano... che ti scaldi e ti faccia sorridere, Amina cara.
Cla*
Nel pieno ti distrai, nel silenzio acuisci i tuoi lai. Ma come ben sai, non dovrai arrenderti mai. Nello "yogurt" sono decisivi, i fermenti lattici vivi.
PinoLecce
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